Professioni
La libertà di fare il lavoro che ami
Nelle aperture di nuove attività, al primo posto ci sono le attività commerciali (19.7%), al secondo posto le p.iva professionali (17,1%): si tratta di un settore per certi versi difficile da identificare, ma in sicuro aumento. Un’importante crescita, strettamente legata allo sviluppo dell’economia della conoscenza e al diffondersi di nuovi servizi alla persona e ai nuovi sistemi produttivi ma anche alla necessità di “inventarsi un lavoro”. Fenomeno che riguarda spesso anche fasce più fragili come le donne e gli stranieri, fenomeno che, se accompagnato e monitorato può essere una leva di sviluppo per il paese.
CNA Professioni è l’articolazione del sistema CNA di rappresentanza complessiva delle Associazioni Professionali affiliate e dei professionisti associati, in particolare i “non ordinisti”, ossia quelli che non fanno parte di ordini o collegi e che rientrano nel campo di definizione della Legge 4 del 2013. Nasce nel 2012e da allora ha affiliato numerose Associazioni professionali: rappresenta oggi 36 associazioni nazionali ed oltre 45 mila singoli professionisti. Tra questi vi sono numerose e diverse categorie professionali, dai naturopati ai tributaristi, dai periti in infortunistica stradale ai chinesiologi, cuochi, educatori cinofili.
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Il supporto necessario per le normative di settore e sui prodotti
Corsi professionali per essere sempre aggiornati
CNA offre consulenza per corsi di formazione in collaborazione con ECIPA.
“La forma moralmente più pura del capitalismo è, in sostanza, la produzione artigianale. Vale a dire che la qualità saliente di un birraio è che faccia una buona birra. Nel capitalismo, invece, la qualità saliente di un birraio è che venda un sacco di bottiglie di birra.”
“L’artigiano è la figura rappresentativa di una specifica condizione umana: quella di mettere un impegno personale nelle cose che si fanno.”
“Il maestro artigiano è l’aristocratico della pratica manuale, il custode dei segreti del mestiere […] membro di un corpo oligarchico in cui si entra solo presentando il capolavoro.”
Un uomo che lavora con le sue mani è un operaio; un uomo che lavora con le sue mani e il suo cervello è un artigiano; ma un uomo che lavora con le sue mani, il suo cervello e il suo cuore è un artista.
Si può apprendere un’arte solo nelle botteghe di coloro che con quella si guadagnano la vita
Nel caso dell’artista come in quello dell’artigiano, si vede in modo chiarissimo che l’uomo meno di tutto riesce a possedere ciò che gli appartiene più strettamente. Le sue opere lo lasciano, come gli uccelli il nido in cui furono covati