CNA GENOVA: “COSÍ AIUTIAMO LE IMPRESE AD APRIRSI A NUOVI MERCATI”
La Liguria conquista il Giappone puntando sull’identità dell’artigianato. Si è conclusa all’insegna del successo la settimana di partecipazione della regione Liguria all’Expo Internazionale di Osaka 2025 all’interno del Padiglione Italia. Con il coordinamento di CNA, lo spazio dedicato alla Liguria ha ospitato dal 29 giugno al 5 luglio dimostrazioni dal vivo di artigiani selezionati, proiezioni di video e installazioni che hanno raccontato l’identità dell’artigianato ligure.
La partecipazione all’Expo di Osaka ha rappresentato anche per CNA Genova un’occasione unica per valorizzare e raccontare il Made in Italy con un focus speciale sul Made in Liguria, per un’esperienza immersiva capace di unire cultura, innovazione e tradizione.
L’Expo 2025 di Osaka ha avuto un significato strategico ben preciso per CNA Liguria e CNA Genova: “La nostra partecipazione a Expo 2025 Osaka si inserisce in una scelta strategica della Regione Liguria che ha investito, tramite Liguria International, per portare le imprese in questo contesto internazionale – racconta Barbara Banchero, segretaria di CNA Genova – La decisione è stata quella di puntare sulla Blue Economy, coinvolgendo l’Università e promuovendo le eccellenze legate all’economia del mare. Per quanto riguarda l’artigianato, abbiamo scelto di valorizzare le imprese con il marchio Artigiani in Liguria. L’obiettivo era quello di promuovere sia il marchio sia le imprese artigiane liguri che lo hanno ottenuto. Il marchio certifica il rispetto di determinati requisiti e un modo specifico di lavorare, anche al di fuori dei confini nazionali. La nostra presenza a Osaka è stata un’occasione per esportare il concetto di artigianato di alto livello, mostrando non solo il prodotto finito ma anche il saper fare, il processo creativo che sta dietro ogni creazione”.
Non solo prodotti nella settimana dedicata alla Liguria: il padiglione Italia ha visto anche la presenza di artigiani liguri associati a CNA che hanno potuto dimostrare la loro maestria e il loro sapere nel realizzare veri e propri capolavori d’artigianato: “L’idea era quella di far vedere concretamente come nasce un prodotto artigianale – spiega Barbara Banchero – attraverso laboratori e dimostrazioni continue che hanno permesso ai visitatori di apprezzare il valore del lavoro manuale e della tradizione. I visitatori potevano osservare da vicino la creazione di un gioiello o il restauro di manufatti in pietra”.
Expo Osaka 2025 fa rima con internazionalizzazione. Un tema centrale nel lavoro di CNA Genova: “Stiamo investendo molto sul tema dell’internazionalizzazione – continua Banchero – Abbiamo attivato percorsi formativi per il nostro personale perché crediamo sia una scommessa fondamentale per le aziende genovesi e liguri, che devono essere sostenute in questo percorso. Spesso le piccole imprese faticano a ragionare in termini più ampi rispetto al loro contesto locale. Per questo, li aiutiamo a superare queste difficoltà e ad aprirsi a nuovi mercati. In questo senso, stiamo lavorando per diventare partner sempre più attivi di Promos, per aiutare le imprese a individuare i mercati più adatti e a muoversi con efficacia”.
Terminato l’Expo a Osaka, per CNA è il momento di fare tesoro di questa esperienza e dare una direzione ancor più precisa al proprio lavoro: “L’esperienza a Osaka ci ha fornito spunti importanti su cui lavorare – conclude Banchero – Continueremo a formare il nostro personale per supportare al meglio le imprese nei processi di internazionalizzazione. Vogliamo sfruttare i servizi, anche gratuiti, offerti da enti come Promos per aiutare i nostri artigiani a studiare i mercati esteri e a pianificare strategie di espansione efficaci. L’obiettivo è diversificare i mercati, soprattutto per quei prodotti che hanno una forte originalità e un alto valore artigianale. Crediamo che l’e-commerce e la ricerca di nuovi canali di vendita siano strategie fondamentali per il futuro del nostro artigianato”.
Expo Osaka è stata per la Liguria una settimana intensa di eventi e incontri, che ha offerto momenti significativi per CNA e per le imprese coinvolte. Come sottolinea Sara Piazze, responsabile dello Sviluppo Mestieri, Fiere ed Eventi di CNA Genova: “CNA Liguria ha portato a Osaka quattro imprese associate. I momenti più significativi sono stati senza dubbio legati alla visibilità ottenuta. L’inaugurazione della Settimana della Liguria di domenica 29 giugno ha visto la presenza dell’ambasciatore italiano in Giappone, Gianluigi Vattani, e dell’assessore regionale Alessio Piana. Durante questo evento, le nostre imprese hanno avuto uno spazio dedicato in cui mostrare dal vivo le loro lavorazioni artigianali a un pubblico numeroso e interessato, creando un momento di grande impatto. Il Padiglione Italia era visitatissimo e questo ha garantito un’eccezionale esposizione per i nostri artigiani”.
Arte orafa, restauro e moda sono stati il fil rouge della settimana della Liguria: “Abbiamo portato due imprese di arte orafa, una genovese e una di Sarzana, un’azienda specializzata nel restauro lapideo di marmi e pietre antiche e un’azienda di moda – racconta Sara Piazze – Durante la settimana, queste imprese si sono alternate in postazioni dedicate all’interno del Padiglione, realizzando le loro lavorazioni davanti al pubblico. I due orafi, ad esempio, hanno creato gioielli e opere sul posto per mostrare l’intero processo. Anche la moda ha avuto il suo momento con la presentazione di alcuni abiti. Assieme a CNA Liguria abbiamo avuto un ruolo attivo nell’accompagnare le aziende. Ci siamo occupati degli aspetti organizzativi, abbiamo preparato le imprese fornendo indicazioni su come si sarebbe svolta la settimana e siamo stati presenti con loro per garantire che tutto andasse per il meglio”.
L’esperienza a Osaka ha rappresentato per le imprese liguri presenti una grande opportunità, aprendo loro le porte per nuove collaborazioni: “Luisa Antonelli, orafa di Sarzana ha stabilito contatti con un designer giapponese per futuri lavori e sta realizzando una collezione apposita per il Padiglione Italia – spiega Sara Piazze – mentre il restauratore Axel Nielsen ha avuto un contatto con l’Istituto Italiano di Cultura a Osaka per valutare future collaborazioni, che potrebbero coinvolgere anche l’Università di Genova e il laboratorio di Staglieno dove lui stesso opera”.
“È stato un momento importante – conferma il restauratore Axel Nielsen – . L’affluenza di pubblico è stata notevole, lo scambio con i visitatori emozionante. Tanta gente si fermava, incuriosita dalle didascalie. Ho presentato un progetto molto specifico legato al recupero del materiale lapideo fortemente degradato del Cimitero di Staglieno, uno dei fiori all’occhiello di Genova a livello mondiale. Nonostante il tema fosse più per gli addetti ai lavori, le immagini dimostrative sul recupero di manufatti di pregio del centro storico hanno attirato l’attenzione di molti. Sebbene i visitatori giapponesi siano culturalmente più orientati al restauro del legno, l’impatto visivo delle sculture monumentali italiane provocava in loro grandi emozioni”.
Anche Luisa Antonelli, orafa di Sarzana associata a Cna la Spezia selezionata per partecipare alla delegazione ligure all’Expo internazionale di Osaka, al rientro dall’Expo di Osaka incassa i primi risultati: i suoi gioielli sono infatti stati richiesti per arricchire lo store del Padiglione Italia. Per l’occasione realizzerà una limited edition dedicata all’Expo: “È stata una grande opportunità, ha richiesto tanto lavoro ma ha portato anche tanta soddisfazione – commenta Antonelli – Questa esperienza mi ha aperto le porte anche al Salone dell’alto artigianato e dell’eccellenza italiana a Venezia. Per me si è aperto un futuro più internazionale. È stato un po’ come chiudere un cerchio. Nella mia formazione infatti il Giappone è sempre stato presente. Ho frequentato una scuola internazionale a Firenze dove i miei compagni di classe erano tutti giapponesi. Uno di loro, già maestro orafo in patria, mi ha insegnato una lavorazione particolare che ho portato anche all’Expo”.
“Porto a casa una grande soddisfazione – racconta Stefano Grosso, orefice genovese titolare della gioielleria L’Asino d’Oro di Genova e presente a Osaka nei giorni dell’Expo – Non capita spesso a un artigiano di lavorare in un contesto del genere. Vedere lo stupore negli occhi di chi passava era incredibile. L’artigianato italiano è considerato tra i migliori al mondo e si percepiva tutto l’interesse del pubblico. Ci guardavano lavorare, facevano domande, erano curiosi di sapere come si lavorano determinati materiali. Ho tenuto all’Expo un laboratorio artigianale sulla tecnica Sforza, una lavorazione tipica genovese della metà del 900 stimata a livello internazionale e accostabile all’antica tecnica giapponese di lavorazione dei metalli mokume-gane, utilizzata per la forgiatura delle famose spade giapponesi”.
“ Expo Osaka 2025 è stata un’opportunità che si è presentata all’ultimo momento e che Rosso35 ha colto con piacere – spiega Nicola Pescetto, consulente e collaboratore del brand genovese Rosso35 di Luca e Paola Signorelli. Il marchio di moda, presente a Osaka con le sue creazioni, propone collezioni da donna total look Made in Italy realizzate con tessuti naturali e attenzione ai dettagli: “Il marchio Rosso35 – prosegue Pescetto – possiede caratteristiche apprezzate in Giappone: la durabilità nel tempo, senza dubbio, unito a uno stile non troppo appariscente. Inoltre, il fatto che i capi siano realizzati artigianalmente uno ad uno è un valore aggiunto molto apprezzato. In stagioni così complesse, un evento importante come l’Expo di Osaka può sicuramente aiutare la visibilità e la crescita del nostro brand”.